CA’ ROMAN, LA CARICA DEI 300 PER PULIRE L'ISOLA
L’I.I.S. "Vendramin Corner" ha coinvolto le classi 1^, 2^, 3^ e 4^ dell’indirizzo biotecnologico, per un totale di 315 alunni più 13 docenti accompagnatori, nel progetto di riqualifica dell’isola di Ca’ Roman nella laguna veneziana.
La professoressa Monica Vincenza si è presa a carico questo progetto che persiste dal 2014, con lo scopo di dare un’aula a cielo aperto dove i ragazzi sono potuti stare a contatto con la natura e agire in modo diretto con essa.
L’isola è stata raggiunta dai ragazzi con una barca privata e una volta arrivati ad attendere gli studenti c’era il responsabile dell’associazione LIPU (Lega italiana protezione uccelli) prof. Luca Mamprin e un gruppo di volontari. In accordo con la coordinatrice, la Veritas (azienda municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti) ha fornito assistenza e dotato di sacchetti e dispositivi di protezione individuale gli studenti che hanno raccolto rifiuti per un totale di 1655 Kg tra plastica, materiale inerte e residui ferrosi. Ad ogni classe era stata assegnata un’area da pulire nelle quali hanno trovato di tutto: plastica, bottiglie di alcool, siringhe, pneumatici, caldaie, brandine, boe, taniche di benzina, filtri per i motori delle barche/navi, reti da pesca, pezzi di vetro e ferro arrugginito.
I rifiuti sono stati portati dagli studenti in un punto di raccolta dell’isola, dove successivamente la Veritas li ha prelevati per portarli in discarica.
Alcuni studenti delle classi terze hanno avuto invece il compito di raccogliere dei campioni d’acqua, prelevati da pozze d’acqua infradunali e da un canale dell’isola, per poi analizzarli in laboratorio. Sono stati fatti vari esami tra cui: rilevazione dei fosfati, nitrati, batteri, microrganismi, pH, temperatura e ossigeno.
Dalle analisi di laboratorio, i cui dati sono puramente indicativi e non hanno valore legale, sono stati rilevati concentrazioni non preoccupanti di microrganismi e i risultati ottenuti sono, in linea di massima coincidenti con i parametridi riferimento relativi alle acque superficiali di tale natura.
“Sono rimasta molto entusiasta dall’impegno dei ragazzi nel ripulire l’isola – ha detto la prof.ssa Monica - perché è stato un lavoro molto faticoso. Ogni volta ho visto ragazzi che si sono impegnati sempre di più soprattutto sono rimasta stupita nel vedere che anche le ragazze più curate e schizzinose hanno lavorato notevolmente”.
Al termine dell’intervista la coordinatrice del progetto ha concluso “Ho molta fiducia per il futuro, mi da molta speranza vedere il coinvolgimento e la sensibilità dei ragazzi e, mentre li vedevo lavorare, mi sembravano dei raggi di sole”.
Articolo scritto dalle studentesse: Erika Raniolo. Rachele Cipolato e Giulia Raimondi
Coordinamento giornalistico: prof. Marco Di Lello
Foto: prof.ssa Jessica Bonomi