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SPORTELLO AMICO

RESPONSABILI DEL PROGETTO

LENTO ELISA E PERNICE CARMELA

Il nostro progetto prevede uno sportello d'ascolto basato sull'intelligenza emotiva (ascolto, empatia, comprensione delle emozioni altrui). Non forniamo consulenze psicologiche, psichiatriche e psicodiagnostiche. Laddove si dovessero presentare casi in cui è necessario rivolgersi ad uno specialista, segnaleremo l'allievo alla famiglia interessata, ed agli organi competenti.

Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

L'obiettivo generale del progetto è migliorare la qualità di vita dello studente promuovendo relazioni collaborative ed efficaci. Gli obiettivi specifici sono i seguenti: Aumentare il benessere psicofisico; Aumentare il senso di autonomia; Aumentare le capacità relazionali e affettive che favoriscono una buona costruzione dell'identità; Migliorare il senso di efficacia personale e di autonomia; Aumentare la motivazione allo studio; Migliorare la qualità di vita a scuola, in convitto ed in semiconvitto; Rispondere ai dubbi ed alle domande dei ragazzi su problematiche che li riguardano; Ascoltare per indirizzare i ragazzi ad acquisire la conoscenza di sé e la consapevolezza delle proprie emozioni; Favorire l'integrazione socio affettiva emozionale e culturale in un clima di permanente accoglienza; Fornire un supporto costante nella gestione di situazioni difficili (disagio scolastico, sociale e familiare); Riconoscere e prevenire situazioni di disagio quali : dispersione scolastica, bullismo, ed altri fenomeni che riguardano i ragazzi adolescenti.

Destinatari

Il servizio si rivolge ai convittori ed ai semiconvittori.

Finalità

La finalità del progetto è quella di migliorare la qualità di vita degli studenti, promuovendo il benessere scolastico, il benessere psicofisico individuale, di gruppo ed infine il benessere legato alla vita convittuale e semiconvittuale.

Metodologie

Il lavoro si basa su un colloquio individuale o di gruppo attraverso l'ascolto, il supporto empatico ed il confronto. Nei casi in cui , il ragazzo dovesse presentare delle difficoltà iniziali, dovute alla timidezza, all'ansia oppure all'introversione, è possibile avviare il dialogo mediante le seguenti metodologie : Un questionario scritto strutturato da domande con risposte aperte; Attraverso dei disegni (disegnare le emozioni e comunicare con le immagini); Un tema libero di tipo descrittivo (anamnesi) per iniziare a conoscere lo studente ed avviare un dialogo costruttivo. Inoltre è possibile organizzare colloqui di gruppo laddove la situazione lo consenta. Con lo scopo di favorire la condivisione di esperienze, sentimenti ed emozioni, cercando di potenziare la capacità di mettersi nei panni dell'altro. Tutti gli interventi, inoltre, vengono realizzati, nel pieno rispetto della riservatezza e del segreto professionale.

Fasi operative

Pubblicizzare il progetto attraverso delle locandine da affiggere in convitto. Gli interessati potranno prenotare un incontro presso l'ufficio educatori rivolgendosi solo ed esclusivamente agli educatori responsabili (Lento, Pernice).